sabato 19 maggio 2012

malattie anziani


Principali malattie in età geriatrica.

Apparato Respiratorio

Apparato respiratorio
L’invecchiamento fisiologico determina: più lenta ossigenazione del sangue all’interno dei polmoni; riduzione dei meccanismi di difesa; riduzione dello stimolo alla tosse e di conseguenza difficoltà di eliminare il catarro;
maggior sforzo respiratorio dovuto a una minor forza muscolare e a un aumento della rigidità della gabbia toracica.

Malattie infettive:
Polmonite:
 si tratta di un infezione batterica o virale del polmone a cui sono particolarmente soggetti gli anziani che soffrono di BPCO.
Broncopolmoniti:
 infezione che interessa non solo i polmoni ma anche i bronchi. Può essere batterica o virale. È molto frequente nell’anziano. I fattori favorenti sono: influenza, ictus cerebrale, tumore polmonare, fratture, interventi chirurgici, grava scompenso cardiaco, coma, piaghe da decubito, alcolismo, deperimento organico. Di particolare importanza è la prolungata posizione a letto, perché essa aumenta la stasi di secrezioni che fa diminuire la ventilazione polmonare favorendo lo sviluppo di germi. Sintomi: febbre, poca tosse, malessere generale, inappetenza.
Pleurite:
 è un’infiammazione della pleura che spesso è una complicanza dei processi morbosi polmonari (broncopolmonite, ascessi, tumori, ecc.). Sintomi: come broncopolmonite.
Tubercolosi polmonare:
 una volta mortale oggi curabile. È un infezione batterica. Sintomi: inappetenza, febbricola, tosse, malessere generale.

Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva - BPCO
Costituiscono la patologia più frequente nell’anziano. Sono malattie che limitano il flusso respiratorio.
Enfisema:  
è una patologia che colpisce gli alveoli polmonari, con distruzione irreversibile del tessuto polmonare. È conseguenza di bronchiti croniche e colpisce specialmente gli uomini soprattutto se fumatori. Sintomi: difficoltà respiratoria, torace a botte.
Bronchite cronica:
 è un infiammazione cronica causata da batteri e virus, caratterizzata da tosse con espettorato. I fattori favorenti sono: il fumo, lo smog, il freddo e l’umidità. Sintomi: respiro superficiale, tosse persistente, dispnea (difficoltà di respiro) da sforzo o a riposo, cianosi (colorazione bluastra) a labbra, padiglioni auricolari e unghie, fame d’aria. Possono essere associati: stato confusionale per ridotta ossigenazione cerebrale, stato ansioso e magrezza.

salute e sicurezza nei luoghi di lavoro


 PROTEZIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA DEI LAVORATORI

DISPOSIZIONI GENERALI

Le principali norme sulla sicurezza del lavoratore D.P.R. 547/55: prevenzione degli infortuni sul lavoro
D.P.R. 303/56: norme per l’igiene sul lavoro
D. Lgs. 626/94: attuazione delle direttive CEE inerenti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro
Legge 123/07: modifiche al decreto 626
D.Lgs. 81/08: attuazione art.1, L.123/07
D.lgs. 106/09: disposizioni integrative e correttive D.lgs. 81/08

La tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori in ambito sanitario Lo scopo dei sistemi di gestione della salute e della sicurezza dei lavoratori è quello di migliorare salute e sicurezza in ogni luogo di lavoro attraverso l’implementazione di modalità di programmazione, organizzazione, formazione, informazione e partecipazione che riguardano tutti i lavoratori.
L’innovazione degli ultimi due decreti è che il datore di lavoro non impone ai lavoratori il rispetto di norme specifiche, ma programma e pianifica la sicurezza unitamente all’informazione e formazione dei lavoratori relative ai rischi connessi alle attività svolte.

Le persone coinvolte nell’organizzazione della prevenzione
•Il datore di lavoro
•Il dirigente
•Il preposto
•Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione (RSPP)
•Il medico competente
•Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS)
•I lavoratori

INOLTRE Sono coinvolti organismi esterni rappresentati dagli organi di vigilanza ed altri organismi:
•Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza Ambienti di Lavoro (SPISAL)
•Ispettorato del Lavoro
•Vigili del Fuoco
•Organizzazioni sindacali
•Organizzazioni datoriali

IL DATORE DI LAVORO
E’ il titolare del rapporto di lavoro col lavoratore; in ambito sanitario corrisponde al Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria.
Funzioni:
•Valutazione dei rischi e identificazione delle misure di prevenzione e protezione
•Stesura del programma di attuazione delle misure di prevenzione e protezione
•Nomina il responsabile di servizio di prevenzione e protezione, il medico competente e gli addetti alle emergenze


Indire la riunione periodica di prevenzione con le figure coinvolte nell’organizzazione della prevenzione
•Formazione ed informazione dei lavoratori
•Consultare del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
•Far rispettare le norme di sicurezza
•Fornire i dispositivi di protezione individuale (DPI)
•Consegnare al lavoratore copia della cartella sanitaria al momento della cessazione del rapporto di lavoro

IL DIRIGENTE 
E’ il referente del datore di lavoro.
Funzioni:
•Predisporre misure di sicurezza
•Dare istruzioni finalizzate al miglioramento delle attività lavorative
•Vigilare sul rispetto delle norme di sicurezza
•Incaricare i preposti per le mansioni di controllo e vigilanza

IL PREPOSTO
 
E’ la figura che sovrintende un’attività (caposala, capotecnico).
Funzioni:
•Far rispettare specifiche misure di prevenzione e protezione
•Vigilare sul rispetto delle norme di sicurezza
•Segnalare eventuali carenze o inefficienze riguardanti la sicurezza

IL RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP)
E’ nominato dal datore di lavoro e deve avere capacità ed attitudini adeguate. Il servizio di prevenzione e protezione è una struttura che rappresenta l’insieme delle persone, dei sistemi e dei mezzi mirati all’attività di prevenzione e protezione all’interno della stessa azienda.
In base alle dimensioni e alle caratteristiche dell’azienda, tale responsabilità può essere affidata a più persone, dipendenti o esterne

FUNZIONI
•Individuare e valutare i fattori di rischio
•Individuare le misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti
•Elaborare le misure di prevenzione e protezione e verificare la loro efficacia
•Proporre e predisporre programmi di informazione e formazione
•Partecipare alla riunione periodica di prevenzione
•Informare i lavoratori sui rischi e sulle misure di prevenzione e sicurezza

Il datore di lavoro fornisce al SPP le informazioni necessarie allo svolgimento delle sue funzioni
Tali informazioni riguardano:
•La natura dei rischi
•L’organizzazione del lavoro
•La descrizione degli impianti
•I dati del registro infortuni e malattie professionali
•Le prescrizioni degli organi di vigilanza

IL MEDICO COMPETENTE 

E’ un professionista specializzato, in genere, in medicina del lavoro, o in igiene e medicina preventiva, o in medicina legale. Può essere un dipendente del datore di lavoro, di una azienda pubblica o un libero professionista.
FUNZIONI:
•Collabora alla valutazione dei rischi, alla programmazione delle misure di prevenzione, alla formazione e informazione dei lavoratori ed all’organizzazione del servizio di pronto soccorso


Esplica attività di sorveglianza sanitaria obbligatoria per alcune categorie di lavoratori (es. persone esposte a piombo, amianto, rumore, che utilizzano videoterminali, che utilizzano agenti biologici o cancerogeni, addette alla movimentazione manuale dei carichi)
•Redige ed aggiorna la cartella sanitaria e di rischio per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza
•Comunica risultati anonimi collettivi durante la riunione periodica di prevenzione


Effettua le visite mediche previste e quelle richieste dal lavoratore se correlate a rischi professionali
•Visita gli ambienti di lavoro almeno due volte all’anno

IL RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS) E’ eletto dai lavoratori o dalle rappresentanze sindacali ed aumenta in base al numero di lavoratori presenti nell’azienda (1 fino a 200 dipendenti, 3 fra 200 e 1000, 6 oltre 1000).
FUNZIONI:
•verificare l’applicazione delle misure di sicurezza
•Proporre attività preventive e formative
•Segnalare al responsabile aziendale ciò che riguarda i rischi individuali
•Ricorrere alle autorità competenti qualora le misure di prevenzione e protezione siano inadeguate

I LAVORATORI Sono coloro che hanno un rapporto di lavoro subordinato : godono di diritti e devono osservare dei doveri.
Qualora un lavoratore non adempia agli obblighi previsti, può essere sanzionato con provvedimenti disciplinari fino al licenziamento, con ammende variabili da 207,00 a 620,00 euro, o con l’arresto fino a un mese. 17

DIRITTI DEI LAVORATORI
•Diritto alla salute a alla sicurezza nei luoghi di lavoro
•Diritto all’informazione e alla formazione
•Diritto alla tutela ed alla non sanzionabilità qualora si allontani davanti a pericolo grave o qualora attui iniziative di fronte a pericolo grave se impossibilitato ad avvertire un suo superiore

DOVERI DEI LAVORATORI
•Assumersi la responsabilità nella cura della propria ed altrui sicurezza e salute
•Osservare le norme di sicurezza stabilite dalla legge e dal datore di lavoro
•Segnalare eventuali fattori di rischio al datore di lavoro, al dirigente o al preposto
•Aderire ai controlli sanitari
•Partecipare ai corsi di addestramento e formazione


Accettare l’incarico di addetto alle emergenze
•Impiegare correttamente e sistematicamente i DPI. Non apportare modifiche ai DPI. Segnalare tempestivamente eventuali difetti riscontrati nei DPI.
•Non rimuovere i sistemi di protezione da macchinari ed apparecchiature; segnalarne tempestivamente eventuali difetti di funzionamento e non intervenire qualora non ne abbia la competenza.

L’infortunio sul lavoro E’ un evento dannoso che consegue all’esposizione del lavoratore ad un rischio specifico; si verifica durante il lavoro.
L’ infortunio va comunicato immediatamente al datore di lavoro, che ha l’obbligo di denuncia all’INAIL entro due giorni da quello del verificarsi dell’evento; con la denuncia bisogna presentare il certificato medico.

L’obbligo di denuncia decorre per gli infortuni che comportino l’impossibilità di lavorare per un periodo superiore a tre giorni.
Gli infortuni con prognosi superiore a tre giorni vanno comunicati all’autorità di pubblica sicurezza o, in mancanza, al Sindaco.

età senile

La Senilità
 

La Senilità
Avanzando con gli anni l’uomo diventa più facile preda di alterazioni organiche degenerative che ne compromettono l’efficienza.
A causa di esse, a volte, seguono o si accompagnano alterazioni psicologiche indotte da dalla perdita di ruolo sociale e familiare
L’anziano può avvertire intensamente e dolorosamente la perdita di efficienza fisica e l’incerto futuro. Per tali motivi spesso subentrano:
1.Necessità di richiedere assistenza
2.Progressiva perdita di autonomia
3.Ridotta capacità di guadagno
4.Sensazione vera o presunta di emarginazione sociale e familiare
Situazioni che possono sfociare in vere e proprie forme depressive
  • È Dovere di ogni operatore sanitario prestare all’anziano un’umana solidarietà,evitando l’offensivo pietismo o la fredda indifferenza.
  • Lo sforzo terapeutico di ognuno di noi deve essere rivolto a prevenire e curare la mancanza di autosufficienza, che può essere considerata la vera malattia della vecchiaia
  • il tasso di invecchiamento della popolazione è in CRESCITA
  • secondo i dati Istat, le persone con almeno 65 anni aumenteranno in Italia da 10,7 milioni (pari al 18,5% della popolazione) nel 2002 a 16 milioni (il 28% della popolazione) nel 2020
  • è l’aumento degli ultra 75enni,i cosiddetti “grandi anziani” ad esser stimato in rapida ascesa: si prevede che essi passeranno dal valore di 8,3% dell’intera popolazione (4,81 milioni)nel 2002 al 14,5 per cento (8,29 milioni) nel 2030
  • In un futuro non lontano e per molti versi già presente,la societò moderna sarà una “società anziana”, con inevitabili ripercussioni su molti ambiti che caratterizzano la sanità, lo stato sociale e la politica di un paese.
  • Di fronte a questa situazione ed al crescente bisogno di servizi rivolti alla terza età, la risposta dei servizi pubblici italiani appare oggi molto limitata: l’Italia è tra le nazioni che offrono più limitati servizi agli anziani all’interno del panorama europeo
  • La presenza di aiuti paralleli appare differente nei diversi contesti territoriali, ma anche laddove essa raggiunge livelli più elevati di offerta e dove viene posta maggior attenzione alla qualità nel servizio, l’intervento risulta parziale e limitato rispetto alle necessità esistenti

La Senilità o invecchiamento. Definizione
  • È considerato un processo fisiologico strettamente legato a eventi patologici le cui conseguenze si sovrappongono a quelle indotte dall’invecchiamento stesso.
  • Secondo una comune definizione è:
l’insieme di mutamenti fisici e psichici non dovuti a malattia,che avviene dopo la maturità e comporta:
1.Riduzione della capacità di adattamento allo stress e di mantenimento dell’equilibrio
2.Sfocia nella morte dell’individuo stesso. 
Invecchiamento primario 

È un complesso di modificazioni morfologiche e funzionali, di tipo evolutivo, dovute al progredire dell’individuo nella sua età cronologica. È intrinseco all’organismo ed è determinato da fattori ereditari o congeniti 
Invecchiamento secondario 

È il risultato della sovrapposizione di elementi esogeni che accelerano il processo naturale di senescenza, quali:
1.Alimentazione
2.Stile di vita,es. emarginazione
3.Esposizione a sostanze nocive
4.Malattie

Tutto ciò predispone l’organismo a un invecchiamento precoce

La Senilità. Le modificazioni
  • Fisiologiche
  • Psicologiche
  • Socio-culturali
La Senilità. Modificazioni Fisiologiche Interessano i vari apparati
  • Cardiovascolare
  • Vascolare
  • Respiratorio
  • Digerente
  • Emopoietico
  • Muscolo-scheletrico
  • Nervoso
  • Endocrino
  • Immunitario
  • Tegumentario
  • Organi di senso